sabato 11 gennaio 2014

vacanza sul lago d'Iseo

Oggi vorrei proporvi una vacanza sul lago d'Iseo a Marone in provincia di Brescia. Facendo base a Marone che è una località che si affaccia sul lago d’Iseo, ho girato in lungo ed in largo attorno al lago, cercando quei sapori e gusti tipici della zona tanto decantati, trovando alla fine, con mia grande soddisfazione, ciò che cercavo. Ho soggiornato a VIlla Serioli ,si tratta di una costruzione modesta e antica, riadattata in modo intelligente dal suo titolare, che ne ha ricavato 6 appartamenti muniti di ogni confort , in particolare per le famiglie. I prezzi sono onesti e equi rispetto al semplice ma ottimo servizio fornito., troverete tutto quello che usate a casa vostra nella massima praticità e pulizia. Spendo due parole su Marone, piccolissimo paese rivierasco, ove le sue colline sono delle distese di ulivi, ed infatti per questo è stata soprannominata “città dell’olio”. L’eccellenza locale, inutile a dirlo, è la produzione di un saporitissimo olio d’oliva extravergine, che a seconda delle annate, è più o meno eccezionale. Questa è la Riviera degli ulivi sebina. Ho visitato uno dei frantoi del paese, il “Vela” di Paolo Guerini, che mi ha conquistato con la sua cordialità e simpatia, proprio mentre arrivavano i primi carichi di olive molite a mano .Consiglio a tutti vivamente una vacanza o anche un semplice week end in questa bellissima villa,dove sarete accolti come se foste uno di famiglia

Hotel Akropolis nel vecchio borgo di Taranto

Passeggiando tra i vicoli del borgo antico della città vecchia di Taranto ,troviamo l'hoel Akropolis ,un prestigioso ed elegante hotel in unodei palazzi più antichi e ricchi di storia del borgo.E' stato realizzato restaurando un antico palazzo patrizio,di origine medioevale,su preesistenze greche,rimaneggiato nel settecento e ampliato successivamente nell'ottocento.Il palazzo conserva intatte le strutture originarie comprese quelle dei piani interrati,dove sono conservate le antiche "Fogge",fosse granaie risalenti al medioevo.L'hotel conserva pavimenti originari,differenti per ogni camera ,dal settecento ad oggi.Dispone di tredici camere dotate di bagno con doccia e idromassaggio.Dispone inoltre di saletta colazioni,sala tv ,cocktail bar,ristorante,taverna,solarium.Si trova a pochi passi dal centro cittadino ,in una posizione incantevole con terrazza dalla vista panoramica sul Mar Piccolo e sulla rada del Mar Grande.Gli ospiti sono accolti con la spontaneità e l'accoglienza tipica del cuore tarantino.L'hotel ha 4 stelle e come ho detto prima c'è una sala colazione dove viene servita la colazione ai clienti.I prezzi oscillano dai 70,00 euro per una singola a 85,00 per una matrimoniale e 125 euro per una Junior suite .Dotata di un parcheggio privato gratuito, la struttura vanta un personale multilingue sempre a disposizione.

IL VIAGGIO...

Il viaggio è un’esperienza
 che ti permette di scoprire un mondo
 che è fuori e dentro di noi,
 un mondo che ci è sempre appartenuto
 ma di cui alle volte prendiamo
 consapevolezza e coscienza
un pò più tardi.

 

VIAGGIO IN INDIA

Spossata e sudata entro a piedi scalzi in una haveli,
rapita dal blu intenso delle sue vecchie pareti, mi spingo verso
il cortile dove i pavoni passeggianoeleganti.Accompagnata
dallo sguardo di elefanti dipinti sui muri,mi ritrovo in una stanza
con arredi in legno scuro intagliato.
Mi guardo intorno e incrocio lo sguardo leggiadro del maharaja
ritratto in un dipinto, questa casa signorile era stata sua dimora.
Mi siedo sul pavimento a scacchi bianchi e neri e aspetto
in silenzio, i rumori della strada restano fuori dal portone
borchiato con il grande lucchetto attaccato al chiavistello aperto.
Il ventilatore al soffitto è immobile, il caldo mi annebbia la vista.
Il tintinnio di campanelli si fa sempre più vicino, i passi leggeri
scendono la scala e la sua esile figura si muove verso di me.
Il sari rosso porpora cucito con fili d’oro la rende magica,
il volto è nascosto dal velo ma si intravede la treccia
di capelli nerissimi.Si siede di fronte a me e con dolcezza
prende le mie mani e inizia a disegnare la mia pelle
con una abilità mai vista.Torna la corrente, il ventilatore
ricomincia a girare.Il velo le scivola sulle spalle scoprendo
i suoi giovani tratti,è molto bella e aggraziata.
Le guardo il bindi luccicare sulla fronte quando i suoi occhi
scuri mi penetrano nell’anima.Mi sento nuda ma non provo
vergogna, i suoi occhi nongiudicano ma raccontano
della sua amata terra,saccheggiata, colonizzata
e poi liberata.Nei suoi occhi leggo l’amore per i fiumi
gonfi d’acqua da venerati monsoni che ogni anno ridanno
la vita ai campi coltivati e agli animali assetati.
La devozione per i laghi sacri, per i templi imponenti.
Il profumo dell’incenso al cinnamomo invade la stanza
e mi avvolge silenzioso, le mie mani ormai sembrano indossare
dei guanti di pizzo, perfetti ricami ornano le dita un po’
tremolanti per la piacevole sensazione.
La ragazza ha finito la sua opera, ma non mi mette
fretta, resto seduta a bere il tè al ginger e cardamomo,
bevanda bollente ma dissetante e rinfrescante al palato.
Il suo sguardo complice mi racconta che è vegetariana,
mentre impasta il chapati, come nella maggior parte
del Rajasthan insaporisce i suoi piatti con miscele speziate
a base di curcuma, cumino e pepe.
La saluto con un namastè sincero e pieno di gratitudine
e riporto i miei piedi per strada facendo attenzione a non
pestare qualcosa o qualcuno.
Milioni di persone intente a fare qualsiasi tipo di mestiere
pur di mangiare, tra mucche placide che camminano
indisturbate.
Mi avvicino ad un wok infuocato sulla brace ardente,
un ragazzo frigge le samosa, deliziosi triangoli di pasta con
ripieno di verdure.Ne mangio una e poi ancora un’altra,
davanti al sorriso sbigottito e divertito del cuoco da strada.
Le note di un sarod mi portano dentro un’abitazione dove
un anziano di bianco vestito sta suonando il suo strumento.
Chiudo gli occhi e mi lascio ipnotizzare dalla melodia che
sembra venire da più strumenti.Mi muovo sul dorso di un
elefante che placidamente mi porta su, e ancora più su,
dentro il forte di Amber, tra le mura di arenaria rossa respiro
la storia dell’impero Moghul.Affacciata dalla sommità di una
delle torri guardo in basso e il muro smerlato adagiato
sulla verde collina sembra la coda di un drago addormentato
e i miei occhi non riescono a vederne la fine.Frastornata
eccitata e travolta dai colori forti, dai sapori forti, dalle
contraddizioni forti, mi specchio per qualche interminabile
secondo nell’acqua davanti al maestoso Taj Mahal e vedo
la mia sagoma infinitamente piccola.Le mie certezze
sparpagliate si librano nel cielo e vorrei anche io volare
per ammirare dall’alto la grandezza dell’India, un paese
dove tutto è possibile che accada e dove tutto ciò che
accade è pura normalità.
 

viaggio a Perugia




Siamo arrivati l'11 sera, venerdì, prendendo alloggio in un agriturismo a solo 8 km da Perugia, il podere Borgobello; per un prezzo molto contenuto invece di una camera doppia ci hanno dato un intero appartamento, comprensivo di soggiorno, cameretta e cucina! Il 12 mattina ci siamo quindi diretti a Perugia; la prima sorpresa  sono state le scale mobili, volute dall'amministrazione comunale sin da trent'anni fa per facilitare persone anziane e turisti negli inevitabili saliscendi (la Perugia storica è "in alto" ma si è sviluppata anche più in basso).Così si lascia la macchina in uno dei vari parcheggi disponibili e si fanno 3, 4 o 5 rampe di scale mobili per arrivare al centro storico etrusco e medievale al tempo stesso. Prima cosa da notare è che a Perugia ogni 100 metri c'è una Chiesa o un Convento o una Missione!Perugia,terra di santi e di Papi...Faceva un discreto freddo (tirava la tramontana), così fermarsi a prendere una cioccolata calda è stato decisamente piacevole! Più che al bar della Perugina (un pò scontato e molto orientato al marketing e alla vendita dei famosi Baci) ci ha colpito l'antico Bar Perugia, proprio vicino al centro storico e al Palazzo dei Priori: tutto pannellato in legno, antiche sedie e divanetti in pelle, parti di muro medievale che affioravano qua e là sul soffitto, tanti tipi di cioccolata... proprio un posto piacevole!Dopo tanto girare,entrando e uscendo dalle chiese, ci siamo fermati a mangiare a La Lanterna, giusto dietro il Palazzo della Signoria; decisamente da provare la zuppa di ceci, aromatizzata in modo superlativo (ma anche il risotto al tartufo  non scherzava...). Pomeriggio:shopping, poi una pizza e ritorno nel nostro appartamento accendendo il camino e vedendo qualcosa alla televisione (eravamo stanchi!)Il giorno dopo, domenica,nuovo giro per perugia; ancora Chiese, orto botanico e Rocca Paolina (impressionante: una serie di camere e corridoi, tutte in pietra e mattoni, che costitusicono solo gli scantinati di quella che era appunto una volta la fortezza papale). Pranzo al ristorante I Crociati: stile medievale, porzioni abbondanti, tartufo a gogò, una meraviglia per il palato! La domenica è risultato ancora più evidente un aspetto che avevamo notato già il giorno prima: fino alle 16 circa non si incontrano giovani! E dire che è una città universitaria... penso che il motivo sia presto spiegato: adesso i giovani "vivono" di notte, vanno a letto all'alba o giù di lì, quindi poi prima del pomeriggio non si vedono in giro! A conferma di ciò c'erano negozi e locali che aprivano solo dalle 18 in poi, un paio addirittura dalle 20!Altra bevanda calda, quindi abbiamo ripreso la macchina e abbiamo salutato Perugia, città che senz'altro merita un paio di giorni di visita (e di buone mangiate e bevute e belle passeggiate)!